Manolis Anagnostakis – Μανόλης Αναγνωστάκης
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Manolis Anagnostakis nacque a Salonicco nel 1925. Dopo aver studiato Medicina, si specializzò in radiologia a Vienna. Al termine della guerra civile, fu incarcerato dal 1948 al 1951 per la sua militanza nella sinistra. Nel 1949 fu condannato a morte dal tribunale militare per il ruolo politico svolto nel movimento studentesco dell’università di Salonicco, ma la pena fu poi sospesa.
La sua attività politica e letteraria “militante” proseguì anche al tempo della dittatura.
Ha pubblicato le seguenti raccolte: Stagioni (1945); Stagioni 2 (1948) ; Stagioni 3 (1951); La continuazione (1954); Poesie (1941-’56; includono Parentesi e La continuazione 2); La continuazione 3 (1962); Il bersaglio (1970); Il margine (1979); P.S. (1983).
Ha collaborato con numerose riviste culturali. Di una di queste, “Kritikî”, è stato anche editore e direttore.
Alcune sue poesie sono state messe in musica da Theodorakis negli album Της εξορίας (1973) e Μπαλάντες (1975 – ristampato nel 2004).
È morto ad Atene nel 2005.
Poesie scelte
Dedica.
Agli innamorati che si sono sposati À tutto quanto è ormai finito senza speranza, |
Ἀφιέρωση
Γιὰ τοὺς ἐρωτευμένους ποὺ παντρεύτηκαν Γιὰ ὅλα ὅσα τέλειωσαν χωρὶς ἐλπίδα πιά. |
A mio figlio …
A mio figlio non sono mai piaciute le favole E gli parlavano di Draghi e del cane fedele Ma a mio figlio non sono mai piaciute le favole Adesso, la sera, mi siedo e gli parlo Ah, basta ormai! Bisogna dire la verità ai bambini. |
Στο παιδί μου…
Στο παιδί μου δεν άρεσαν ποτέ τα παραμύθια Και του μιλούσανε για Δράκους και για το πιστό σκυλί Μα στο παιδί δεν άρεσαν ποτέ τα παραμύθια Τώρα, τα βράδια, κάθομαι και του μιλώ Α, φτάνει πια! Πρέπει να λέμε την αλήθεια στα παιδιά.
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If …
Se — dico se… Ci siamo lasciati andare al contenutismo.) |
If…
Ἂν – λέω ἄν… (Φτάνει. Μ᾿ αὐτὰ δὲ γράφονται τὰ ποιήματα. Μὴν ἐπιμένεις. Τὸ παραρίξαμε στὴ θεματογραφία). |
Epitaffio.
Sei morto — e sei diventato anche tu il brav’uomo, Ah, Lorenzo, io sapevo bene che canaglia eri, Non sarai il primo né l’ultimo. |
Ἐπιτύμβιον
Πέθανες- κι ἔγινες καὶ σύ: ὁ καλός, Ἄ, ρὲ Λαυρέντη, ἐγὼ ποὺ μόνο τὄξερα τί κάθαρμα ἤσουν, Δὲ θά ῾σαι ὁ πρῶτος οὔτε δὰ κι ὁ τελευταῖος. |
Apologia di un cittadino osservante delle leggi
Scrivo poesie nei limiti stabiliti dagli uffici responsabili Che non strombazzano: Abbasso i tiranni, oppure: Morte ai traditori Scrivo poesie che non si rivoltano contro l’ordine costituito. |
Απολογία νομοταγούς
Γράφω ποιήματα μέσα στα πλαίσια που ορίζουν οι υπεύθυνες υπηρεσίες Γράφω ποιήματα που δε στρέφονται κατά της καθεστηκυίας τάξεως. |
Un ladro…
Un ladro Me ne stavo al mio posto immobile Era una vicenda estranea per me Non avevo nulla da rubare a loro. |
Ένας κλέφτης
Ένας κλέφτης Στεκόμουν στη θέση μου ακίνητος Ήταν για μένα μια ξένη ιστορία |