E’ morto Mikis Theodorakis

Questa mattina, 2 settembre 2021, all’età di 96 anni, è morto Mikis Theodorakis, illustre musicista e grande protagonista della cultura e della politica greca, fin dalla lotta di resistenza contro gli invasori nazifascisti, nella guerra civile poi contro la Giunta golpista del ’67.

Personaggio popolarissimo in Grecia e fuori, era fortemente schierato sul piano politico (cosa che pagò anche col carcere e con l’esilio) ma era anche apprezzato universalmente come un rappresentante della cultura greca del XX Secolo. I suoi concerti ad Atene (dove capitava anche che cantasse in prima persona, reinterpretando i testi dei suoi amici poeti) erano fortemente emozionanti e coinvolgenti. Un buon modo per ricordarlo è riascoltare le sue opere, dalle sinfonie come Axion Esti, sul testo di Odysseus Elitis, alle poesie di Seferis, Ritzos e Anagnostakis messe in forma di canzoni.

L’Ambasciata di Grecia in Italia ha diffuso il seguente comunicato:

Mikis Theodorakis, noto, amato e molto creativo e prolifico compositore e combattente e uno degli artisti più importanti, partì per il “Quartiere degli Angeli”, all’ età di 96 anni, lasciando dietro di sé un enorme lavoro: oltre mille canzoni, molte opere sinfoniche, cantate e oratori, musiche per commedie e tragedie e musica per il cinema. Conosciuto per il suo lavoro di resistenza, fu associato alla lotta contro i colonnelli. Noto anche per aver messo insieme i ritmi popolari, gli strumenti popolari, i cantanti popolari con la poesia dei principali rappresentanti della generazione del 1930, come Seferis, Elytis, Ritsos. Attraverso il suo lavoro ha catturato momenti importanti della storia greca moderna, mentre ha insegnato al mondo a ballare il sirtaki! Per tutti ad un certo punto arriva la morte. Per alcuni, però, l’oblio non arriva mai! Il suo paese, la Grecia, i Greci e il mondo intero lo ricorderanno attraverso le sue canzoni, la sua musica e il suo lavoro che lo ha reso immortale!

Il Governo greco ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Tra le tante segnalazioni possibili, qui di seguito alcuni esempi del genio musicale ed eclettico di Theodorakis:

Μαργαρίτα Μαργαρώ (με τον Γρηγόρη Μπιθικώτση): https://www.youtube.com/watch?v=9qR3ay7ckio
18 Λιανοτράγουδα της Πικρής Πατρίδας: https://www.youtube.com/watch?v=5aVwqH7sVmo
Pablo Neruda: Canto General: https://www.youtube.com/watch?v=wGliDjpkzZ0
Ena to Chelidoni (1974, manifestazione popolare) https://www.youtube.com/watch?v=hRyZbGHBuHg
Μανόλης Αναγνωστάκης Όταν μιαν άνοιξη χαμογελάσει https://youtu.be/NEwJAXHhcC0

1820-1830: Rivoluzione, reazione, liberalismo

L’Associazione Piemonte Grecia Santorre di Santarosa è lieta di annunciare che, presso il Polo del ‘900, via Del Carmine 14 Sala ‘900, avrà inizio giovedì 2 settembre 2021 il

XV Convegno Internazionale di Studi Storici
Spagna Contemporanea
dedicato quest’anno a: 

1820-1830: Rivoluzione, reazione, liberalismo

in omaggio ad Alberto Gil Novalers ed a Jean -René Aymes.

Il Convegno avviene sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio delle Ambasciate di Spagna, Polonia e Grecia in Italia, della Regione Piemonte, dell’Istituto Cervantes di Milano, del Comitato di Torino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e dell’Associazione Piemonte Grecia Santorre di Santarosa e con il sostegno di varie Università e Centri di studio europei. E’ disponibile qui il programma dettagliato.

La vicinanza del Bicentenario delle rivoluzioni liberali in Grecia, Polonia, Portogallo, Spagna e Italia tra il 1820 e il 1830 e dell’estensione della crisi all’Atlantico e al Mediterraneo è utile per un primo bilancio sulle ricerche in corso e sulle prospettive storiografiche.

Si trattò di una crisi globale, che svolse un ruolo di primo piano nelle origini del mondo contemporaneo, intrecciando guerra e rivoluzione, progetti costituzionali e rinnovamenti delle monarchie, o viceversa rilancio del loro assetto materiale e ideologico tradizionale. Essa mobilitò eserciti e comunità politiche, favorendo la circolazione di uomini e generando una imponente messe di testimonianze e memorie.

Il convegno prende le mosse dal corpo di studi internazionali che negli anni recenti, focalizzandosi sull’epoca post-napoleonica, si è misurato sui contenuti e i modi della politicizzazione e del conflitto civile; così come sull’istituto monarchico e sulle ideologie, le correnti e le pratiche controrivoluzionarie in Europa e in America; come, infine, sui caratteri transnazionali della Restaurazione, la nascita dei diversi patriottismi nazionali e le differenti e tipiche declinazioni del liberalismo.

All’interno di questo mondo, il conflitto tra la Rivoluzione e la Restaurazione ha prodotto soluzioni politiche, statali, nazionali e costituzionali differenti: e in tal senso lo studio della crisi del decennio 1820-1830 offre ancora oggi la possibilità di formulare innovative prospettive interpretative sui modi della transizione che portò dalla guerra globale del 1792-1815 alla creazione delle comunità politiche ed istituzionali caratteristiche del mondo contemporaneo.

All’iniziativa hanno aderito oltre quaranta studiosi, provenienti da dieci Paesi (Francia, Germania, Grecia, Messico, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Italia), che da diversi punti di vista e con diversi approcci metodologici affronteranno i vari temi enunciati nel titolo.

Il Convegno è articolato in tre sessioni di due giorni ciascuna, ad intervalli di circa due mesi:

I sessione:
Politica ed economia
Spazi, territori e confini del Trienio
giovedì 2 settembre 2021, ore 11.00-13.30; 15.30-18.00
venerdì 3 settembre 2021, ore 11.30-13.00; 15.30-17.30

II sessione:
La controrivoluzione
I militari e la politica
giovedì 9 dicembre 2021, ore 11.00-13.30; 15.30-18.00
venerdì 10 dicembre 2021, ore 11.00-13.00; 15.30-17.30

III sessione:
La cultura e le idee
Giornalismo e poesia
La diplomazia: speranze, illusioni e ambizioni
giovedì 3 febbraio 2022, ore 10.30-13.15; 15.30-18.30
venerdì 4 febbraio 2022, ore 11.30-13.00; 15.30-17.30

Le tre sessioni del convegno saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Istituto Salvemini e sulla pagina Facebook di “Spagna contemporanea”.

Qualora si desiderasse partecipare attivamente ai lavori del convegno, sarà disponibile qualche giorno prima un link cui collegarsi.

Si ricorda a coloro che vorranno partecipare all’evento in presenza che sarà necessario prenotarsi al seguente link qui riportato e che sarà necessario presentare all’ingresso il Green Pass insieme a un documento d’identità.

E’ disponibile qui il programma dettagliato.

 

In ricordo di Santorre di Santarosa

L’8 maggio prossimo, per ricordare il 196° anniversario della morte di Santorre di Santarosa nella battaglia di  Sfacteria (Σφακτηρία) nel 1825, alle ore 18:00, presso la Chiesa della Santissima Annunciata (Comunità Greco-Ortodossa) di via delle Orfane 11, sarà eseguito un Τρισάγιο in suo ricordo, sotto la guida di padre Josif Rostagno.

In ricordo del prof. Succi, Presidente Ist. storico della Resistenza di Rimini

 

Il 12 febbraio scorso è scomparso il prof. Francesco Saverio Succi, Presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Italia contemporanea della provincia di Rimini, con cui l’Associazione Piemonte Grecia aveva collaborato strettamente in occasione della seconda esposizione della Mostra su Nikos Beloyannis, organizzata a Rimini a Settembre 2019.

 

La Mostra, svolta in occasione del 75° anniversario della Liberazione della Città dall’occupazione nazifascista, era organizzata a cura di ACLI Rimini, ANPI Rimini e Istituto storico della Resistenza della provincia di Rimini, con il patrocinio della Città.

Il prof. Succi, che era uno stimato insegnante di Storia e Filosofia al Liceo Einstein, aveva contribuito personalmente all’allestimento ed aveva partecipato all’inaugurazione ed alle attività correlate.

Per saperne di più, un suo ricordo è presente sul sito dell’Istituto Storico della Resistenza di Rimini.

Nuovi arrivi in Biblioteca

Nella prima metà dell’anno la Biblioteca dell’Associazione ha lavorato un po’ in sordina, come tutte le attività o iniziative che non si sono potute svolgere online. Il nostro catalogo comunque un po’ si è arricchito con:

Profili della Grecia moderna. Racconti premiati 2010-2018, a cura di Maria Caracausi, Palermo University Presso, collana NIATA MAIORA 1, Palermo 2020, ISBN 978-88-5509-194-7.

Ogni anno il Ministero della Cultura di Grecia attribuisce dei premi per la letteratura (prosa e poesia). Quest’anno si è deciso di realizzare due antologie (prosa e poesia) con opere premiate negli anni 2010-2018, con l’intento di farle tradurre e circolare in Europa e nel mondo. I 14 racconti compresi in questo volume – opera di autori molto diversi tra loro per età, formazione e personalità – hanno in comune l’essere scaturiti da quella situazione di crisi che ha caratterizzato l’Europa nel secondo decennio del terzo millennio. (Caracausi)

Il volume contiene anche una breve introduzione di Lina Mendoni, Ministro della Cultura e dello Sport della Repubblica Greca, un saluto di Nikolas Giatromanolakis, Segretario generale della Cultura Contemporanea ed una prefazione di Sissy Papathanasiou, Direttrice delle Lettere del Ministero della Cultura e dello Sport.

Ci fa piacere dare qui notizia che Maria Caracausi, grande amica dell’Associazione Piemonte Grecia, sia stata insignita del Premio Jean Moréas 2020, per la promozione delle lettere greche: Βραβείο για την ανάδειξη των Ελληνικών Γραμμάτων.

 

Nell’anniversario della scomparsa di Costanzo Preve

Foto di Alessandro Monchietto, scattata durante una presentazione ai Comunardi

Il 23 novembre ricorre l’anniversario della scomparsa di Costanzo Preve, filosofo, saggista e insegnante, considerato uno dei più importanti pensatori europei anticapitalisti e un rinomato esperto di storia del marxismo. Il suo pensiero si basa sulla filosofia della tradizione greca antica e idealistica sotto l’influenza di Fichte, Hegel e Marx. 

Costanzo Preve è stato un grande amico dell’Associazione Piemonte Grecia, la quale vuole rendere omaggio al suo ricordo con l’apertura di alcune pagine dedicate al suo ricordo ed alla descrizione di un’iniziativa attuata direttamente con lui, sulla poesia greca contemporanea, insieme ad altre iniziative seminariali impostate sul cammino da lui proposto.

La fotografia qui a fianco è stata fatta da Alessandro Monchietto, curatore del Seminario di Filosofia dell’Associazione, durante una presentazione alla Libreria Comunardi a Torino.

17 novembre: 47 anni dalla rivolta del Politecnico

Oggi ricorre il 47° anniversario della rivolta del Politecnico di Atene contro la dittatura dei colonnelli, che fu il primo di una serie di eventi politici e di mobilitazione che alla fine hanno portato alla caduta della Giunta militare.

L’evento iniziò il 14 novembre 1973, quando gli studenti decisero di entrare in sciopero, rivendicando più libertà. Gli studenti si fortificarono nella sede emblematica di Patisìon e lì allestirono una stazione radio per far ascoltare le loro richieste al di fuori delle mura. Avendo il know-how dei loro studi, gli studenti impiegarono solo poche ore a costruire il trasmettitore della radio nei laboratori della Scuola di Ingegneria Elettrica e Meccanica.

Qui Politecnico, qui Politecnico!” sono state le prime parole udite dalla stazione radio e poi: “Popolo greco, il Politecnico è il portabandiera della nostra lotta, della vostra lotta, della nostra lotta comune contro la dittatura e per la democrazia”.

Seguirono due giorni di scontri, quando i soldati della giunta tentarono far irruzione, ma furono fermati. La lotta studentesca colpì il cuore della stragrande maggioranza dei cittadini, che sintonizzarono i loro ricevitori radio sulla frequenza di trasmissione della stazione studentesca. Una gran folla si radunò la sera del 16 novembre intorno al Politecnico occupato. Però, nelle prime ore del 17 novembre, invece di negoziare l’uscita sicura degli studenti dal Politecnico, la Giunta decise che l’esercito sarebbe intervenuto assaltando e demolendo il cancello principale con uno dei tre carri armati allineati sulla strada.

Un gruppo di forze speciali armate si sarebbe quindi incaricato di portare via gli studenti dal cancello di via Stournari. Mentre se ne andavano, gli studenti e i manifestanti che erano accorsi intorno al Politecnico hanno dovuto affrontare la violenza della polizia, tra cecchini che aprivano il fuoco dai tetti vicini e agenti del KYP che inseguivano gli insorti. Gli incidenti sarebbero continuati per ore. Alla fine si contarono 24 morti, tra i manifestanti.

Ogni 17 novembre in Grecia è vacanza per tutte le scuole e le università e si ricorda quella notte di sangue con grandi manifestazioni ad Atene.

Per saperne di più:

il POST fornisce una breve rievocazione e 10 immagini dell’evento.

il sito di PuntoGrecia ne ha parlato qui

il sito Me.Dia.Re. ne ha parlato qui

Quando la Grecia difese l’Europa libera

Il 28 ottobre 1940 Mussolini invadeva la Grecia, ma fu una débâcle che mostrò le basi di argilla del regime fascista: oltre lo Ionio, grazie ai resistenti ellenici, la data divenne l’Anniversario del No, oggi festa nazionale, come in Italia il 25 aprile.

Il 18 novembre 1940, il Duce Benito Mussolini, in un discorso tenuto a Piazza Venezia alla presenza di tutti i gerarchi provinciali del Partito Nazionale Fascista convocati per il Gran Rapporto, trasmesso anche dalla radio italiana, sulla disastrosa situazione della campagna italiana di Grecia pronunciò, anzi urlò le seguenti parole: “Affermai cinque anni fa: spezzeremo le reni al Negus. Ora, con la stessa certezza assoluta, ripeto assoluta, vi dico che spezzeremo le reni alla Grecia in due o dodici mesi poco importa, la guerra è appena cominciata!”.

 

La risposta del popolo greco e dell’Esercito nazionale fu particolarmente sentita e forte. L’invasione italiana fu respinta fino in Albania. Ma l’ingresso in campo della Germania nel 1941 cambiò le cose.

Qui si può trovare un breve approfondimento storico.

La Cartina è ricavata dalla Rivista Patria Indipendente, quindicinale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.