Segnaliamo qui una notizia che riguarda alcuni grandi amici dell’Associazione Piemonte Grecia Santorre di Santarosa, a cominciare da Piera Tacchino e Tamara Bellone. Questo testo è parzialmente estratto dall’articolo:
Bussoleno: Ahmet, partigiano, sotto le bombe Nato, di Claudio Rovere, uscito su Luna Nuova, bisettimanale della Val di Susa, a pagina 14 del numero uscito venerdì 31 gennaio 2025
Un giorno di ciak alla Credenza con Aksinja Bellone e Moni Ovadia
Belgrado, 1999. In un’osteria si riuniscono, come al solito fanno una volta al mese, quattro ex partigiani jugoslavi. Ma questa volta sentono sopra di loro le bombe della Nato. Questo fa sì, fra un sorso di Rakija e l’altro che si ricordino di quando erano prigionieri nel 1943 in Italia, in un campo di prigionia in Umbria, a Colfiorito. I ricordi si intrecciano e convergono nel ricordo della fuga dal campo, e delle vicissitudini per raggiungere la Jugoslavia a combattere contro il nazifascismo. Gli ultimi ciak de “Il passaggio di Ahmet”, della giovane regista Aksinja Bellone, sono state ospitate nell’intera giornata di martedì dai locali della Credenza, in via Walter Fontan a Bussoleno.
Qui sono state girate le scene dell’incontro in taverna dei quattro ex partigiani jugoslavi, che ricordano la loro rocambolesca fuga dall’Italia dopo l’8 settembre dall’Umbria verso bari e quindi verso la loro terra, per continuare la lotta contro il nazifascismo, con il sinistro rumore dei bombardamenti NATO del 1999, a cui ha partecipato anche l’Italia, rappresaglia per la guerra del Kosovo in sottofondo.
“I campi di prigionia e internamento del Regio esercito italiano per combattenti e civili Jugoslavia furono numerosissimi. I più tristemente famosi furono quello di Rab (Arbe in italiano) nella Dalmazia occupata, dove morirono di fame e freddo anche molte donne e bambini, quello di Gonars in Friuli e svariati campi allestiti nell’Albania annessa, quali quelli di Klos” ricorda Tamara Bellone che ha scritto la sceneggiatura del film insieme a Piera Tacchino.
Piera Tacchino e Tamara Bellone in precedenza hanno realizzato alcuni cortometraggi su temi resistenziali, alcuni presentati al Val Susa filmfest. “Sono molto legata alla questione Jugoslavia. Sono andata anche a Belgrado dopo le bombe nel 99 con il professor Claudio Cancelli e altri docenti e con il giornalista Fulvio Grimaldi, a studiare gli effetti del bombardamento, dal punto di vista ambientale, come docente al Politecnico -spiega Tamara- Con Piera Tacchino abbiamo girato un corto anni fa: Appunti sui danni provocati dall’occupazione italiana in Grecia, che è stato apprezzato anche in Grecia”. [dal titolo Grecia – L’occupazione italiana – di T. Bellone, P. Tacchino, Nietta Fiorentino, Ghiorgos Korras, con il contributo di Costanzo Preve, al cui ricordo il lavoro è dedicato. Disponibile su YouTube, durata 01:36:09]
La regia precisa e appassionata è di Aksinja Bellone che […] ha già notevole esperienza professionale, anche all’estero.
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