Il 24 luglio 1923, esattamente 100 anni fa, la Turchia e i vincitori della Grande Guerra firmarono a Losanna un trattato di pace fondato sul principio di non mescolanza delle popolazioni di religione cristiana e musulmana.
Il trattato pose fine al sanguinoso conflitto greco-turco e ridisegnò i confini stabiliti dal precedente trattato di Sèvres (1920), imponendo nuove frontiere tra Grecia, Bulgaria e Turchia, oltre a determinare la fine di ogni pretesa turca su Dodecanneso, Cipro, Regno dell’Iraq e Siria. Ma impose anche la trasformazione di milioni di civili in ostaggi, da scambiare per il raggiungimento della pace: la maggioranza dei cittadini greco-ortodossi della Turchia perdette il diritto di cittadinanza e di soggiorno in quello Stato, così come la maggior parte dei cittadini musulmani della Grecia. Di fatto venne introdotta nel diritto internazionale una definizione di cittadinanza basata sulla religione.
Quel giorno di luglio terminò formalmente il decennio della Grande Guerra, iniziato con l’invasione della Tripolitania, Cirenaica e Dodecanneso da parte degli Italiani nel 1911 e le due Guerre balcaniche nel 1912. Ma ciò che subentrò fu un ordine internazionale precario e pur sempre caratterizzato dalla violenza. A Losanna si disinnescarono alcuni conflitti, ma si innescarono nuove ostilità.
Gli effetti sulla Grecia furono particolarmente devastanti.
Come diceva Karl Marx: noi tutti creiamo la nostra storia, ma non nella maniera in cui crediamo di farlo.
E così il 24 luglio 1923 la pace prevalse sulla giustizia e si aprì la strada alle forze che porteranno ad una certa quantità di dittature in Europa e, nel 1939, alla guerra globale.
Il 24 Luglio per la Grecia è anche un’altro anniversario, un po’ più allegro: il 24 Luglio 1974 (49 anni fa, l’anno prossimo sarà mezzo secolo, ma di tempo ne sembra passato assai di meno) finì ufficialmente la dittatura dei colonnelli (iniziata il 21/04/1967) in crisi profonda per un altro (ennesimo) conflitto Greco-Turco, causato dall’ignobile farsa del Colpo di stato a Cipro di qualche settimana prima … Altro forte episodio delle tensioni che continuano profonde fino ad oggi in tutto il Mediterraneo orientale.