Ritratto di Stratis Tsirkas

RITRATTO sintetico – estratto dall’Archivio degli scrittori greci, E.KE.BI. (Πηγή: Αρχείο Ελλήνων Λογοτεχνών, Ε.ΚΕ.ΒΙ.)

Stratis Tsirkas (pseudonimo letterario di Yiannis Hatziandreas dal soprannome del padre), figlio di Costas e Persefone Hatziandrea, nacque e trascorse l’infanzia e la giovinezza al Cairo. Aveva tre fratelli più piccoli. Intorno al 1917 si iscrisse alla Scuola dell’Abeteio, sezione commerciale, dalla quale si diplomò nel 1928. Dopo la laurea lavorò per un anno presso la Banca Nazionale d’Egitto e dal 1929 al 1939 presso un’azienda di cotone nell’Alto Egitto, inizialmente come impiegato ragioniere e poi come direttore dei cantieri di –. Nel 1933 suo padre morì di tubercolosi.

Tsirkas si colloca tra le generazioni tra le due guerre e quelle del dopoguerra della prosa greca moderna e la sua opera è direttamente collegata agli sviluppi storici e politici in Grecia e nella sua città natale, ai quali prese parte attiva.

La sua prima apparizione nel campo della letteratura avvenne nel 1927 con le traduzioni di Misse, Heine e Schiller sulle riviste “Bouquet” e “Family” e la pubblicazione della sua prima prosa intitolata “La Luna” sulla rivista “Panaygyptia”.

Nel 1930 pubblicò il poema in prosa “Mesimeriatiko” sulla rivista “Protoporia” e la sua prima poesia, intitolata “Pot pouri”, sulla rivista “Alexandrini Techni”. Nello stesso anno conobbe K. P. Kavafis. Nel 1937 pubblicò poesie nella collezione “Fellachoi”, dove firmò per la prima volta col nome Stratis Tsirkas.

Nel 1935 aderì all’organizzazione antifascista “Lega pacifista” e fondò insieme a Theodosis Pieridis l'”Avanguardia Antifascista”. Nel 1937 sposò Antigoni Kerassoti, con la quale viaggiò in Austria, Italia, Jugoslavia, Francia e Grecia e ha avuto un figlio Kostas (nato nel 1957).

Nell’estate dello stesso anno partecipò (con Bertold Brecht, Louis Aragon, Pablo Neruda e altri) alla Seconda Conferenza Internazionale di Scrittori per la Difesa della Cultura contro la Guerra e il Fascismo, a Parigi, e scrisse insieme a Hughes il Giuramento a Lorca, promosso da Louis Aragon e firmato da quaranta autori.

Fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale si dedicò alla poesia e ai racconti. Divenne noto principalmente dopo la pubblicazione della biografia di Kavafis e della trilogia di romanzi “Città alla deriva “, che divisero la critica e i circoli letterari e provocarono fermento nello spazio intellettuale di sinistra.

Dal 1939 al 1963 visse ad Alessandria e lavorò come direttore di una conceria (se ne andò per alcuni mesi nel 1942 quando Rommel minacciò la città). Nel 1943 divenne un membro di spicco dell’Associazione ellenica di liberazione.

Fu durante questo periodo che conobbe Giorgos Seferis. Nel 1961 fu espulso dal K.K.E. (Partito Comunista Greco), poiché si era rifiutato di rinunciare alla sua opera “Il Club”, pubblicata poco prima.

Nel 1963 si trasferì ad Atene, dove visse fino alla morte. Dopo l’instaurazione della dittatura di Papadopoulos nell’Aprile del ‘67, divenne membro del Fronte Patriottico Antidittatura. Nel 1969 entrò a far parte del K.K.E. dell’Interno (frangia europeista del Partito Comunista greco) e un anno dopo partecipò alla stesura del volume antidittatura “18 Testi” con il racconto “Alaxokairia”. Partecipò inoltre al volume “Nuovi Testi” (1970) e “Nuovi Testi 2”.

Morì nel 1980 all’Ospedale generale Ippocratìo di Atene, all’età di 69 anni, per un aneurisma.

 

Con la sua attività letteraria aveva collaborato con le riviste “Ελλην” (Greco) – poi organo dell’EAS -, “Cyprus Letters”, “Free Letters”, “Alexandrini Literature”, “Paroikos”, “Voice”, “Art Review”, “Avgi”, ” Tachdromos”, “Continuità”.

È stato insignito del Premio nazionale della biografia per la sua opera “Kavafis e il suo tempo” (1959) e del Premio della critica e dell’editore francese per la trilogia “Città alla deriva” (1972).

Le sue opere furono tradotte in molte lingue.

 

Per ulteriori approfondimenti biografici su Stratis Tsirkas vedere (in greco)

Προκοπάκη Χρύσα, “Στα ίχνη του Στρατή Τσίρκα· σχεδίασμα χρονολογίου”, Αθήνα, Κέδρος, 1985·

Παπαλέξης Ηρακλής, “Χρονολόγιο Στρατή Τσίρκα (1911-1980)”, Διαβάζω τ. 171, 15/7/1987, σ.10-16,

Ζήρας Αλέξης, “Τσίρκας Στρατής”, στο “Παγκόσμιο Βιογραφικό Λεξικό”, τ. 9β, Αθήνα, Εκδοτική Αθηνών, 1988,

Αργυρίου Αλέξανδρος, “Στρατής Τσίρκας”, στο “Η μεταπολεμική πεζογραφία· από τον πόλεμο του ’40 ως τη δικτατορία του 1967”, Ζ΄, σ. 290-377. Αθήνα, Σοκόλης, 1988.